Gennaro Oliviero è nato a Portici il 4/6/1940, ha compiuto i suoi studi nelle Università di Napoli (Federico II) e di Roma (La Sapienza), ha insegnato discipline giuridiche nelle Università di Napoli, Bari e del Molise, ricoprendo numerosi incarichi e ruoli istituzionali (Presidente del Nucleo di Valutazione della Regione Campania, Presidente di Commissioni concorsuali, Membro della Commissione per la Cassa integrazione guadagni, Esperto giuridico della Commissione per l’impiego della Campania, in sede locale e nazionale). Ha diretto, in qualità di manager, l’Istituto dei Tumori “Pascale” di Napoli. Ha compiuto missioni umanitarie in Iraq a seguito delle quali ha pubblicato il libro “La Babilonia imprigionata” (Clean Editrice, 1994, segnalato alla Galassia Gutenberg del 1995). È autore di saggi e articoli sulle figure di Papa Woytila e Benedetto XVI. Ammiratore dell’opera di Proust fin dalla prima giovinezza e fondatore dell’“Associazione Amici di Marcel Proust” (1998), ha dato vita alla pubblicazione del “Bollettino d’informazioni proustiane” e, successivamente, alla rivista “Quaderni Proustiani” di cui è attualmente redattore. Ha promosso la realizzazione della “Saletta Marcel Proust” di Napoli (Via Giuseppe Piazzi 55), luogo di aggregazione per conferenze, seminari e letture. Nel 2010, in occasione della visita della delegazione francese proveniente da Illiers-Combray, guidata da Mireille Naturel, (Segretaria generale della Société des Amis de Marcel Proust et des Amis de Combray) ha allestito un “museo” proustiano con libri, locandine, cimeli eccetera, nella Galleria Monteoliveto di Napoli. È autore di numerosi scritti riguardanti l’opera di Proust. Ha pubblicato, liberamente scaricabile, l’eBook “Proust e le Cattedrali”, 2011. È curatore del “Giardino di Babuk” (Via Piazzi 55 – Napoli) luogo di incontro per manifestazioni letterarie, artistiche e musicali, dal quale ha preso avvio il ciclo pittorico di Lavinio Sceral, ispirato ai temi proustiani; di quest’ultimo, il museo Marcel Proust di Illiers-Combray ha accolto in esposizione permanente la sua opera “La Cattedrale Bianca”.
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«Parafrasando la bella frase di Francesco De Sanctis (che visse, a partire dai venti anni, nella mia attuale casa, dal 1837 al 1840, in compagnia del coetaneo Enrico Amante): “La mia vita ha due pagine, una letteraria, l’altra politica”, potrei dire: “La mia vita ha due pagine, una letteraria, l’altra giuridica”. Quella letteraria non riguarda solo Proust; mi sono occupato di tanti altri argomenti letterari, con scritti, conferenze, convegni eccetera. Di Proust, dall’età di 14 anni: continuerò a farlo fino alla... fine.» Gennaro Oliviero