✨ Il Giano bifronte critico, che ringraziamo nella persona di Gianni Antonio Palumbo, legge il romanzo di Davide Antonio Pio, “Anche se fosse vero”, uno dei nostri titoli più impegnativi e stimolanti ✨👇

«La lettura di Anche se fosse vero di Davide Antonio Pio dà vita a un percorso stimolante, superato il senso di straniamento che si avverte alla lettura delle prime pagine.
Anche se fosse vero non è un testo di facile accesso; lo stesso scrittore avverte la necessità di offrire, quasi in appendice, una “BOZZA DI SCHEMA DELL’INTRICO”, che tra l’altro definisce “possibile”, nella consapevolezza che altre schematizzazioni si potrebbero proporre.
Come recita una delle alette, l’opera è articolata “in cinque piccoli libri, in cui vivono donne e uomini disposti come ingredienti crudi su un tavolo da cucina”. L’ambientazione è quella di una Venezia pervasa d’un fascino inquieto, colta nelle varie stagioni, nei suoi riti e nelle sue melancolie. La presentazione dei personaggi, in un capitolo dall’emblematico titolo di “MESSA IN SCENA” si apre su un Martedì grasso in cui “la città è tutta un coriandolo, è seta di calze sfilate in stanze esclusive, volto scoperto a prova di maschera” e si chiude su un tramonto “Al farò di San Nicolò” e poi sulla “clemenza di un’alba senza nebbia”, in cui si scorge “lontanissimo, il Lido”. I momenti in cui l’autore si ferma a contemplare la città lagunare risultano, a nostro avviso, tra quelli stilisticamente più felici. [continua la lettura 👇👀]


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