🌱 In occasione della pubblicazione del libro postumo di inediti di Alberto Toni, “Tempo d’opera”, a cura di Roberto Deidier, in libreria dall’8 luglio 2022, abbiamo intervistato la moglie Patrizia La Via.
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:: Ciao Patrizia, la raccolta di poesie “Tempo d’opera” è una pubblicazione postuma di inediti di tuo marito Alberto Toni, che hai affidato alla cura di Roberto Deidier, sei emozionata? Potresti presentarti brevemente ai nostri lettori e, con te, presentare anche Alberto?
🎤 Ciao a voi. Direi che sono molto emozionata, finalmente dopo più di 3 anni dalla sua scomparsa siamo riusciti con l’aiuto di Roberto Deidier e di voi editori a esaudire l’ultimo desiderio di Alberto: pubblicare il libro che aveva completato.
:: Quali erano gli autori di riferimento di Alberto e le sue letture preferite?
🎤 Alberto era interessato a ogni genere di lettura. Principalmente gli autori del ’900 italiano, molti dei quali aveva conosciuto personalmente ed erano diventati suoi amici ma anche, e soprattutto, per predisporre le recensioni critiche che costituivano parte importante del suo lavoro; la poesia era poi il suo nutrimento, convinto del fatto che sia importante leggere poesia se vuoi scrivere poesia.
Non aveva predilezioni di nomi o campanili, seguiva il lavoro di tutti i maggiori poeti e scrittori, ma anche dei giovani, cercando di indagare la loro lingua, la contemporaneità, la novità dei loro testi. Spesso si confrontava con loro telefonicamente.
:: Perché Alberto aveva scelto la poesia come modalità espressiva?
🎤 È qualcosa che lo ha interessato fin da giovanissimo, chissà, forse la scuola, sua mamma, un libro regalato o trovato per caso. Poi, lo ha sempre raccontato, l’incontro con Sandro Penna a cui ha mostrato le sue prime poesie e che lo ha incoraggiato a proseguire in questo percorso. La presentazione a Elio Pecora, Amelia Rosselli, il laboratorio di Elio Pagliarani e tanti altri maestri o compagni di viaggio con i quali si è sempre confrontato per capire e scegliere la sua strada: un mondo che lo ha conquistato.
:: In quali luoghi e in quali orari, Alberto era solito comporre le sue poesie?
🎤 Prendeva appunti, scriveva su foglietti o blocchi alcuni versi che gli venivano in mente, ritagliava e conservava articoli di giornale e poi si metteva al computer. Io lavoravo ed ero fuori casa tutto il giorno. A volte mi chiamava per leggermi un nuovo testo, altrimenti al mio ritorno, la sera, mi mostrava una o più poesie. Non voleva che le leggessi se non me le mostrava lui.
:: In “Tempo d’opera” c’è qualcosa di autobiografico in relazione ad Alberto? Ci sono delle poesie, leggendo le quali ti sei ricordata qualche situazione anche da te vissuta e che Alberto ha trasformato in versi?
🎤 Tutto prende spunto dalla quotidianità: il nostro giardino, gli animali che lo popolano, io che tiro le coperte... ma sono tutti pretesti per la poesia, per la lingua, per parlare d’amore, d’arte, di musica, di amici, di questioni civili. Tutti temi che caratterizzano la sua poesia.
:: Perché hai chiesto di mettere in copertina il quadro dell’artista Enrico Luzzi, come era legato ad Alberto?
🎤 È stata una proposta di Roberto Deidier che ho accolto con gioia. Il quadro è il regalo di nozze di Enrico Luzzi, amico di Alberto di lunga data. Un disegno di Enrico è anche nel primo libro di poesie che Alberto mi ha dedicato in occasione del nostro matrimonio (Poesie per Patrizia). Mi è sembrato il compimento del nostro, mio e di Alberto, Tempo d’Opera.
:: C’è una poesia (o più poesie) che ti ha particolarmente appassionata leggendo questi inediti? Ce ne parli?
🎤 Sì, una. Scopritela voi.
:: A quali lettori è rivolto “Tempo d’opera”? Cosa può convincere un lettore incerto a leggere le poesie di Alberto?
🎤 Alberto ha dedicato la sua vita alla poesia. È un poeta vero, sincero, anche nella sua quotidianità. Scriveva per tutti, spesso gli contestavo il fatto di non essere immediatamente comprensibile, anzi quasi oscuro, difficile.
Era conscio della mancanza di ascolto della poesia e si confrontava spesso su questo tema con i suoi amici.
Rileggendo i suoi testi oggi comprendo molto di più, segno che la frequentazione di uno scrittore – intendo nel senso di lettura dei suoi scritti – ne facilita la comprensione, ne traccia il profilo personale e letterario.
Scoprire le sue emozioni nei suoi versi, forse è questo il motivo per leggerlo.
:: Grazie Patrizia.
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Intervista [Autore] 06/07/2022 12:00:00