O JARDIM
O jardim está brilhante e florido,
Sobre as ervas, entre as folhagens,
O vento passa, sonhador e distraído,
Peregrino de mil romagens.
É Maio ácido e multicolor,
Devorado pelo próprio ardor,
Que nesta clara tarde de cristal
Avança pelos caminhos
Até os fantásticos desalinhos
Do meu bem e do meu mal.
E no seu bailado levada
Pelo jardim deliro e divago,
Ora espreitando debruçada
Os jardins do fundo do lago,
Ora perdendo o meu olhar
Na indizível verdura
Das folhas novas e tenras
Onde eu queria saciar
A minha longa sede de frescura.
IL GIARDINO
Il giardino è brillante e fiorito,
Sulle erbe, tra i fogliami,
Il vento passa, sognatore e distratto,
Pellegrino di mille pellegrinaggi.
È maggio acre e multicolore,
Divorato dal proprio ardore,
Che in questa chiara sera di cristallo
Avanza attraverso i sentieri
Fino ai fantastici scompigli
Del mio bene e del mio male.
E portata nel suo balletto
Per il giardino deliro e divago,
Ora sbirciando curva
I giardini del fondo del lago,
Ora perdendo il mio sguardo
Nell’indicibile verzura
Delle foglie nuove e tenere
Dove vorrei saziare
La mia lunga sete di frescura.
[da “Il giardino di Sophia”, Il ramo e la foglia edizioni, traduzione di Roberto Maggiani]
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Proposta di lettura [Libri] 14/05/2022 12:00:00