«Nell’affrontare una raccolta di poesia è importante volgere lo sguardo a ciò che si produce in una certa area linguistica e in un determinato momento storico, potendo così verificare le differenze che si vengono a creare fra scrittura individuale e tendenze generali: oggi, è quasi certo, sta venendo meno quel significato umanistico che spesso era la cifra o stile da inserire anche in un contesto etico: per questo motivo la poesia di Stefanoni si discosta dai sentieri battuti e ancor meno dalle ovvietà che si incontrano quando la scrittura perde il suo valore espressivo. Davanti a questa situazione il poeta sente la necessità di dire una sua parola se non unica almeno distintiva, perciò, partendo da una consolidata esperienza, riesce a evitare la convenzione originando un linguaggio decisamente suo. Ciò però non sarebbe sufficiente, ed egli va oltre, disponendo di una forza lessicale che, costruita sul dato verbale, lo trasfigura non di rado con traslati di impressionante purezza semantica: da qui nasce la struttura, un fattore sostanziale che si propaga persino nei momenti lirici: una nettezza di contorni che persiste sino all’ispirazione poetica, coesa e insieme dettata da una libertà praticamente assoluta... 👇👀»
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Notizie » Corriere dello Spettacolo: La costanza del cielo
Recensione [Libri] 17/12/2024 23:13:55