Alessandro Trasciatti (Lucca 1965) ha fatto l’archivista, il postino e il piccolo editore. Ha pubblicato i primi racconti su “Nuova Prosa” nel 1991 e in seguito ha collaborato a varie riviste di letteratura (tra cui “Paragone”) e di turismo (come “Gente Viaggi”). Laureatosi a Pisa in letteratura francese con il critico freudiano Francesco Orlando, ha tradotto alcune novelle fantastiche di Jacques Cazotte e di Xavier Forneret. Si vanta molto di avere partecipato come relatore ai convegni teatrali, organizzati da Ermanno Cavazzoni e Daniele Benati, sul fantomatico filosofo e scrittore Learco Pignagnoli.
Per alcuni anni ha tenuto un blog abbastanza frequentato, detto anche “lunario inattuale di letteratura e desueta umanità” da cui è poi nata la collana editoriale dei Libratti (ormai cessata). Tra le sue pubblicazioni: Prose per viaggiatori pendolari (Mobydick 2002), Avevo costruito un sogno. Storie e fatiche di un postino artista (Ediesse 2014), con una prefazione di Massimo Raffaeli e un omaggio grafico di Luigi Serafini, Scampoli (Oèdipus 2017). Attualmente collabora a “Nuova Tèchne”, rivista di bizzarrie letterarie e non, diretta da Paolo Albani.
Hanno detto:
«Lo stile segue mimeticamente l’intero processo, facendosi tecnico all’occorrenza, senza mai cedere eleganza, poi confessionale, quindi umoristico, anzi proprio spassoso, e persino poetico talvolta.» L’indice dei libri del mese