Alessio Barettini parla di “Marcel ritrovato” sul blog Senzadieci:
«Abbiamo tutti un conto aperto con la letteratura italiana del Secondo Novecento. Siamo cresciuti con i più importanti romanzi di Calvino, di Fenoglio, di Levi e di Gadda, fari di una stagione ricca e variegata che comprende numerosi autori che non serve elencare, ma su cui si ragiona tuttora a diversi livelli, scolastico, accademico, amatoriale e professionale. Si notano oscillazioni importanti nel tempo che riguardano il canone. Alcuni di loro sono stati ampiamente allontanati da una centralità che sembrava indiscutibile, altri sono stati e sono spintonati da riflessioni critiche non sempre condivisibili, seppur indice di una riflessione più ampia sul ruolo della critica letteraria, accusata di essere marchettismo, adeguamento a linee culturali più politiche che stilistiche. Credo che il punto, semmai, riguardi il mutamento degli stili, certe rivoluzioni estetiche che il postmoderno e gli anni successivi hanno comportato, cosa che dovrebbe spingere a ragionare sui codici, a ridefinirne i confini, gli spazi, a ragionare sui motivi di ciò che è svanito, prima di costringere tutti al gioco della torre. [continua a leggere👇👀]»
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Notizie » Senzadieci: Marcel ritrovato
Recensione [Libri] 10/11/2023 12:00:00