Ringraziamo Valentina Sturli e il blog letterario Le parole e le cose per la recensione al romanzo d’esordio di Raffaele Donnarumma:
«“La vita nascosta” (Il ramo e la foglia, 2022), primo romanzo di Raffaele Donnarumma, affronta in poco più di trecento pagine un tema che, almeno apparentemente, abbiamo già visto trattare in altri testi: la vicenda è raccontata da parte di un ‘io’ narrante accademico, gay, quarantenne, in un momento cruciale della sua vita; il romanzo, infatti, si apre con la fine della relazione con l’uomo con cui il protagonista conviveva stabilmente. Mondo gay, accademia, prima persona evocano al lettore del romanzo italiano contemporaneo quasi automaticamente lo spettro di Walter Siti, spettro che sembrerebbe farsi più sostanzioso nel momento in cui si scopre che il testo, con un forte andamento saggistico soprattutto nella prima parte, parla anche di piattaforme di incontri, di palestre, di ossessione per il corpo e per l’immagine, di concorsi più o meno truccati, di beghe coi colleghi di università, di piccolo mondo di rivalità provinciali, di facciate pubbliche e di vite nascoste. Eppure. [continua a leggere la recensione 👇👀]»
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Recensione [Libri] 14/01/2023 12:00:00