⭐ Lo conoscete? È il portoghese Pedro Eiras, un autore noto in Portogallo, mai visto prima in Italia. Ve lo proponiamo in lettura con il suo stupendo “Bach”, tradotto per i lettori italiani da Michela Graziani, con la postfazione di Claudio Trognoni.
Vi proponiamo un estratto tratto dal capitolo GOTTFRIED WILHELM LEIBNIZ:
«Medito: se io, come sostanza, sono un mondo intero, devo sdoppiare ciò che di me si può doppiare, rendere chiare le percezioni confuse. Pulisco i vetri appannati. Vedo i fiocchi accumularsi sugli infissi. Ogni cristallo esiste in relazione a tutti gli altri, cadendo, accumulandosi, indurendosi in una placca traslucida. E ogni rumore della strada è formato dall’armonia di tutti i suoni di Hannover, della Sassonia, di questo astro tra gli astri. E se passa il calesse e il cocchiere fa schioccare la frusta – adesso – sul cavallo, se il cavallo nitrisce e le ferrature schiacciano la neve sulla pietra, se anche i fiocchi provocano un rumore infinitesimale, ma matematicamente misurabile – allora io stesso ho inventato, per la gloria di Dio, il calcolo che permette di misurare tali percezioni confuse, prima che Newton, l’infame, me lo rubasse –, allora di ruote, cocchiere, cavallo, fiocchi potremmo sdoppiare voce, accordo, armonia e contrappunto, non solo nelle cose terrene, ma anche nelle relazioni che i pianeti e le stelle tessono tra di sé, la musica delle sfere che gli Antichi hanno presagito.»
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Proposta di lettura [Libri] 26/11/2022 12:00:00