🌱 In occasione della pubblicazione di “Bach”, di Pedro Eiras, in libreria dal 25 novembre 2022, abbiamo intervistato per voi l’autore.
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Nota per il lettore: le domande sono poste in italiano, l’autore risponde in portoghese, sotto la risposta in portoghese si trova la nostra traduzione in italiano.
:: Ciao Pedro, sta per uscire in Italia il tuo “Bach”, un tuo libro già pubblicato in Portogallo e tradotto da Michela Graziani, sei emozionato?
🎤 Ciao caros editores! Sim, estou mesmo muito emocionado com a publicação deste Bach por Il ramo e la foglia edizioni, na bela tradução da Michela Graziani e com o generoso posfácio do Claudio Trognoni. Este é o meu primeiro livro em italiano – uma língua que aprendi sozinho, que não consigo falar nem escrever (obrigado por traduzirem esta entrevista!), mas que consigo ler. E tem sido maravilhoso conhecer Dante, Buzzati, Pasolini, Cristina Campo, Sanguinetti ou Dario Fo no original...
IT: Ciao cari editori! Sì, sono davvero emozionato per la pubblicazione di questo “Bach” con Il ramo e la foglia edizioni, nella bella traduzione di Michela Graziani e con la generosa postfazione di Claudio Trognoni. Questo è il mio primo libro in italiano – una lingua che ho imparato da solo, che non posso parlare né scrivere (grazie per aver tradotto questa intervista!), ma che posso leggere. Ed è stato meraviglioso conoscere Dante, Buzzati, Pasolini, Cristina Campo, Sanguinetti o Dario Fo nell’originale…
:: Potresti presentarti brevemente ai nostri lettori? Cosa fai nella vita e quali sono i tuoi autori di riferimento e le tue letture?
🎤 Sou professor de literatura portuguesa na Faculdade de Letras do Porto. Quer dizer, sou um leitor, e tento ensinar os meus estudantes a lerem melhor: a lerem mais devagar, a interrogarem as palavras com toda a atenção. Acho que os livros são labirintos infinitos: nunca param de colocar questões. E, claro, sou um escritor – com obras de ficção, poesia, teatro, ensaio, e outros géneros mais difíceis de classificar. Leio para escrever, ensino para aprender, e, como Borges, penso que o mundo é uma imensa biblioteca (os meus autores são tantos, tantos, que não cabem nesta resposta...).
IT: Sono professore di letteratura portoghese alla Facoltà di Lettere di Porto. Voglio dire, sono un lettore, e cerco di insegnare ai miei studenti a leggere meglio: a leggere più lentamente, a interrogare le parole con tutta l’attenzione. Credo che i libri siano labirinti infiniti: non smettono mai di porre domande. E, chiaro, sono uno scrittore – con opere di finzione, poesia, teatro, saggistica, e altri generi più difficili da classificare. Leggo per scrivere, insegno per apprendere, e, come Borges, penso che il mondo sia una immensa biblioteca (i miei autori sono tanti, tanti, che non rientrano in questa risposta...).
:: Ci racconti il tuo rapporto con il noto compositore e musicista tedesco Johann Sebastian Bach?
🎤 Bem, não sou um músico, nem um musicólogo, nem um professor de análise ou composição ou história da música... Sou um ouvinte – um ouvinte apaixonado. Há trinta anos que ouço Bach praticamente todos os dias. Enquanto respondo a esta entrevista, estou a ouvir uma belíssima ária da cantata BWV 36... E é como regressar a casa: Bach é um lugar em que me encontro comigo mesmo, onde ouço o pulsar da minha vida.
IT: Bene, non sono un musicista, né un musicologo, né un professore di analisi o composizione o storia della musica... Sono un ascoltatore – un ascoltatore appassionato. Ascolto Bach da trenta anni praticamente tutti i giorni. Mentre rispondo a questa intervista, sto ascoltando una bellissima aria della cantata BWV 36... E è come tornare a casa: Bach è un luogo in cui mi incontro con me stesso, dove ascolto il pulsare della mia vita.
:: In Portogallo “Bach” è stato proposto come romanzo ma noi lo proponiamo nella nostra collana Racconti: qual è stata la scintilla che ti ha portato a scrivere delle storie legate tra loro da un nome tanto noto e amato?
🎤 No início, eu queria escrever a história de Bach, uma narrativa contínua, absolutamente centrada em Bach; talvez uma biografia, talvez uma autobiografia ficcional. Tentei várias vezes, desisti: era impossível escrever sobre Bach. E depois compreendi que precisava de escrever a partir da impossibilidade: em vez de ouvir a voz de Bach, era preciso ouvir outras vozes, em torno de Bach – a voz da viúva Anna Magdalena, a voz da biógrafa Esther Meynell, a voz dos realizadores de cinema Straub e Huillet, a voz do cravista Gustav Leonhardt... Compreendi que precisava de perder Bach catorze vezes (catorze vezes: porque as letras B+A+C+H, na ordem alfabética, correspondem a 2+1+3+8, donde 14; e o próprio Bach escreveu vários temas musicais com catorze notas, assinando assim a música...).
IT: All’inizio, volevo scrivere la storia di Bach, una narrazione continua, assolutamente centrata su Bach; forse una biografia, forse un’autobiografia immaginaria. Ci ho provato più volte, ho rinunciato: era impossibile scrivere di Bach. E poi ho capito che bisognava scrivere a partire dall’impossibilità: invece di sentire la voce di Bach, era necessario sentire altre voci, intorno a Bach – la voce della vedova Anna Magdalena, la voce della biografa Esther Meynell, la voce dei registi Straub e Huillet, la voce del clavicembalista Gustav Leonhardt... Ho capito che era necessario perdere Bach quattordici volte (quattordici volte: perché le lettere B+A+C+H, in ordine alfabetico, corrispondono a 2+1+3+8, da cui 14; e Bach stesso ha scritto diversi temi musicali con quattordici note, firmando così la musica...).
:: Nella nota al testo e alla traduzione Michela Graziani scrive: «Strutturato non in capitoli convenzionali, ma in quattordici sezioni, il libro parla di tutto ciò che ruota attorno alla figura del compositore tedesco: la musica in primis, a cui si aggiungono il ricordo di Bach attraverso la lettera della seconda moglie, Anna Magdalena, del 1750, la lettera di Gustav Leonhardt all’amico Nikolaus del 1973, il montaggio cinematografico di Straub e Huillet nel 1968 (dove Leonhardt ha interpretato Bach), Lisboaleipzig di Maria Gabriela Llansol; il ricordo di Anna Magdalena Bach nella biografia romanzata di Esther Meynell; i dibattiti musicali intrapresi da un gruppo di tecnici del suono newyorkesi; il silenzio della musica durante i viaggi della deportazione, tra cui quello di Etty Hillesum».
Nel libro ci sono persone che in modi diversi hanno interagito con la figura del compositore e tu ad ognuna di loro dedichi una sezione, qual è la tua relazione con loro? Qual è la percentuale di realtà e quella di immaginazione nei tuoi racconti?
🎤 Mais uma vez, é sempre uma relação apaixonada. Eu não sou Glenn Gould, nem Gottfried Wilhelm Leibniz, nem Maria Gabriela Llansol, nem Etty Hillesum; e por vezes nem sequer concordo com aquilo que pensaram, ou disseram, ou escreveram. Mas, em cada uma dessas existências, encontro uma maravilhosa coragem de pensar e de viver. Mesmo se sou tão diferente de todas estas pessoas – agora personagens –, não paro de me sentir fascinado com a coragem das suas vidas; e procurei mostrar como dialogam com Bach, ou com a música. Claro, parti de documentos reais, «roubei» textos e ideias e confissões de cada um; a primeira página do livro, por exemplo, é uma adaptação de duas cartas verdadeiras de Anna Magdalena Bach. Mas, logo depois, o texto torna-se meu. E apaixona-me muito esta escrita que se faz com as sombras do passado, uma escrita a muitas mãos, a muitas vozes. Uma escrita, espero eu, também musical.
IT: Ancora una volta, è sempre una relazione appassionata. Non sono Glenn Gould, né Gottfried Wilhelm Leibniz, né Maria Gabriela Llansol, né Etty Hillesum; e a volte non sono nemmeno d’accordo con quello che hanno pensato, o detto, o scritto. Ma, in ognuna di queste esistenze, trovo un meraviglioso coraggio di pensare e di vivere. Anche se sono così diverso da tutte queste persone – ora personaggi –, non smetto di sentirmi affascinato dal coraggio delle loro vite; e ho cercato di mostrare come dialogano con Bach, o con la musica. Chiaro, sono partito da documenti reali, «ho rubato» testi e idee e confessioni da ciascuno; la prima pagina del libro, per esempio, è un adattamento di due vere lettere di Anna Magdalena Bach. Ma subito dopo, il testo diventa mio. E mi appassiona molto questa scrittura che si fa con le ombre del passato, una scrittura a molte mani, a molte voci. Una scrittura, spero, anche musicale.
:: Due domande: Perché un lettore appassionato di Bach dovrebbe leggere il tuo libro? E perché un lettore che non conosce Bach dovrebbe leggerlo?
🎤 O leitor já apaixonado por Bach encontrará um autor apaixonado por Bach. Talvez as nossas paixões sejam semelhantes, dialogantes: talvez o leitor sinta que este livro também lhe pertence – que ele também existe dentro deste livro... Quanto ao leitor que não conhece Bach, conhecerá assim um ouvinte apaixonado, e talvez sinta vontade de conhecer Bach, de ouvir Bach, e talvez também se apaixone...
IT: Il lettore già innamorato di Bach troverà un autore innamorato di Bach. Che forse le nostre passioni siano simili, dialoganti: che forse il lettore senta che questo libro anche gli appartiene – che anche lui esiste dentro questo libro... Quanto al lettore che non conosce Bach, conoscerà così un ascoltatore appassionato, e che forse senta la voglia di conoscere Bach, di ascoltare Bach, e forse anche che si appassioni...
:: Nel documentarti per la scrittura di “Bach”, c’è stato qualcosa in particolare che ti ha stupito della vita di J.S. Bach o della vita di chi racconti in relazione al compositore?
🎤 Sim: mas tudo o que realmente me impressionou já está no livro... Cada capítulo parte de episódios, recordações, testemunhos reais. Lutero perdeu mesmo uma filha, Glenn Gould gravou mesmo em Nova Iorque, Albert Schweitzer construiu mesmo um hospitral em Lambaréné – e existe mesmo uma fotografia em que está a empurrar um carrinho de mão. Parti sempre de fragmentos de textos, de pormenores verdadeiros. Depois, o que acontece com esses espantosos fragmentos de vida – já é a minha invenção...
IT: Sì: ma tutto ciò che realmente mi ha colpito è già nel libro... Ogni capitolo parte da episodi, ricordi, testimonianze reali. Lutero ha davvero perso una figlia, Glenn Gould ha davvero registrato a New York, Albert Schweitzer ha davvero costruito un hospitral a Lambaréné – e esiste davvero una fotografia in cui sta spingendo una carriola. Sono sempre da frammenti di testi, da dettagli veritieri. Dopodiché, quello che succede con questi incredibili frammenti di vita – è già la mia invenzione...
:: Ci racconti, in poche battute, un aneddoto sulla vita di Bach o sul libro “Bach”?
🎤 Com muito gosto. O livro saiu em Portugal em 2014; pouco depois, fui convidado para o apresentar numa escola de música. Aceitei: num domingo à tarde houve um concerto de Bach – interpretado pelos professores e pelos jovens, muito jovens alunos – depois, uma conversa comigo. Alguns dos alunos eram crianças, com cinco ou seis anos: sentados no chão, à minha frente, com as partituras ao lado. E eu expliquei-lhe que passei vinte anos a tentar descobrir como escreveria sobre Bach; expliquei-lhes que vinte anos à procura de um livro não é muito tempo. E só depois me lembrei de que eles nunca tinham vivido vinte anos, só tinham vivido cinco ou seis anos, ou sete, e não podiam saber o que são vinte anos. Mas eram jovens músicos, estudantes de música, intérpretes de Bach; eles sabiam o que é estudar uma peça, aprender, procurar. Nunca tinham vivido vinte anos, mas sabiam o que é procurar durante dias, semanas, meses, o que é aprender, o que é desejar.
IT: Con molto piacere. Il libro è uscito in Portogallo nel 2014; poco dopo, sono stato invitato a presentarlo in una scuola di musica. Ho accettato: una domenica pomeriggio ho ascoltato un concerto di Bach – interpretato da insegnanti e da giovani, alunni molto giovani – poi, una conversazione con me. Alcuni degli alunni erano bambini, di cinque o sei anni: seduti sul pavimento, di fronte a me, con gli spartiti accanto. E gli ho spiegato che ho passato venti anni a tentare di scoprire come avrei scritto su Bach; ho spiegato loro che venti anni alla ricerca di un libro non è molto tempo. E solo allora mi sono ricordato che loro ancora non avevano vissuto venti anni, avevano vissuto solo cinque o sei anni, o sette, e non potevano sapere cosa sono venti anni. Ma erano giovani musicisti, studenti di musica, interpreti di Bach; sapevano cosa significa studiare un’opera, apprendere, cercare. Non avevano vissuto venti anni, ma sapevano cosa vuol dire cercare per giorni, settimane, mesi, cosa significa apprendere, cosa significa desiderare.
:: Hai qualcosa da aggiungere per i potenziali lettori del tuo libro?
🎤 Sim, claro que sim: J.S. Bach - Aria “Auch mit gedämpften, schwachen Stimmen” from Cantata BWV 36
IT: Sì, certamente: J.S. Bach - Aria “Auch mit gedämpften, schwachen Stimmen” from Cantata BWV 36
:: Grazie.
🌱👉 “Bach” sarà in libreria dal 25 novembre 2022.
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Intervista [Autore] 22/11/2022 12:00:00