Ringraziamo Romina Russo e The Soundcheck per la recensione al romanzo di esordio di Francesco Tronci: “L’età della rovina”.
«Ricordo una splendida canzone, “Quelli che benpensano”, di Frankie Hi-NRG, un grido di denuncia degli anni ’90.
Era il periodo della mia adolescenza. Quel brano, ancora attuale al punto da costituire un autentico inno anche per mio figlio dodicenne, a un certo punto recitava “Gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili.”
Non so se Francesco Tronci, salentino, classe 1985, quindi più o meno mio coetaneo, avesse in mente quei versi quando ha iniziato a scrivere L’età della rovina, edito da Il ramo e la foglia edizioni.
Ma so per certo che appartiene alla mia stessa generazione. La prima composta da figli che si sono ritrovati ad essere più poveri dei loro genitori.
La prima costituita da (ormai ex) ragazzi che nonostante gli studi, la formazione di un certo livello e l’impegno hanno finito per riempire, nei primi anni 2000, le fila dell’ormai leggendaria “Generazione 1000 euro”.
E a distanza di vent’anni, ormai quasi quarantenni, poco o niente è cambiato.
Abbiamo assistito alla progressiva perdita di valore di cultura, sapere e competenze. Al disinteresse sempre più marcato, da parte della classe politica, nei confronti dei giovani, dei deboli e degli ultimi.
Di tutte quelle categorie l’aspirante, di cui Tronci ci racconta le vicende, è drammaticamente emblema. [continua a leggere 👀👇]»
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Notizie » The Soundcheck: L’età della rovina
Recensione [Libri] 03/11/2022 18:00:00