«Lo scritto della Pascucci si snoda in nove capitoli, i quali hanno una partizione piuttosto nitidamente scandita sebbene non simmetrica. In pressoché ognuno di essi (con l’eccezione, per esempio, dell’ultimo) si ravvisano quattro momenti: il saggio, la cui articolazione è spesso inframmezzata da altri elementi della partitura; il dialogo, che vede instaurarsi un corpo a corpo tra due entità, cioè M, a simboleggiare il Mistero (il quale a tratti si configura come un “Dio severo, severo e innamorato”, dalle “mani ruvide e dolci”), e D., la cosiddetta “Dacia immaginata”; il tratto, dai caratteri marcatamente sintetici; la lettera. In quest’ultima generalmente Pascucci si rivolge accoratamente alla scrittrice, finendo, nell’intessere un muto colloquio con la Maraini, con il recar luce nella complessità della sua stessa interiorità.»
Ringraziamo Gianni Antonio Palumbo che su Giano Bifronte recensisce “Il tempo tessuto di Dio”, saggio di Margherita Pascucci 📝👀👇
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Notizie » Giano Bifronte: “Il tempo tessuto di Dio”
Recensione [Libri] 11/07/2021 12:00:00