«Organizzato in tre parti, il romanzo, suddiviso in dodici capitoli con una Cronologia finale parte integrante del testo, riflette il punto di vista “a specchio” di ciascuno dei protagonisti, in una sorta di caleidoscopio e in una costruzione strutturale molto interessante che mescola generi (memoriale, diario, epistola) e modi (prima e terza persona), con l’uso di una lingua vivace e scintillante.» Paolo Ruffilli
📝 Ringraziamo Paolo Ruffilli e Italian Poetry per la recensione a “Le rovinose” e l’intervista all’autrice Concetta D’Angeli.
P.R. 🎤 Come nasce il romanzo, dietro a quale idea?
C.D’A. 🎤 Il mio punto di partenza quando scrivo i romanzi non è un’idea, cioè una formazione mentale strutturata, o una tesi che voglio dimostrare; parto piuttosto da un sentimento che voglio indagare o da un avvenimento che mi ha emozionata o da un personaggio (fittizio) al quale voglio dare vita e sviluppo. Poi, per avviare la narrazione, di solito ho bisogno di un’immagine, che può avere una funzione centrale nel racconto, o mantenersi laterale, o perfino scomparire. Nel caso di Le rovinose l’immagine è quella delle due protagoniste che si salutano, forse per sempre, di qua e di là da una porta chiusa a chiave.
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Intervista [Autore] 07/07/2021 12:00:00