«Conosciamo uno dei protagonisti, Mattia, quando ha appena dieci anni, negli anni Sessanta del Novecento. Lo troviamo bambino solitario, aggrappato, come un naufrago alla scialuppa, all’amata mamma. Un padre non ce l’ha, o almeno non lo ha mai conosciuto se non dai racconti della madre, e ne è anche un po’ geloso. Un giorno funesto, però, gli porta via anche quell’unico barlume di luce: lei non torna più a casa, falciata da un proiettile, vittima innocente, una dei tanti corpi lasciati sull’asfalto dall’ingiustizia.
L’autore verte la sua narrazione principalmente sui due personaggi principali, Mattia e il capitano Horace Green, l’enigmatico e oscuro uomo che rivoluzionerà la vita del ragazzo. Sono due persone praticamente agli antipodi, con personalità che non potrebbero essere più dissimili, ma, al contempo, sono in qualche modo immagini speculari l’uno dell’altro. Mattia è quasi fragile, ingenuo, pieno di sensi di colpa, mentre Green è tenebra che si fa uomo, spigoloso, feroce, tormentato, apparentemente senza scrupoli... [continua a leggere la recensione di Giusy Marrone👇👀]»
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Recensione [Libri] 07/03/2025 18:00:00