«Spiegherò brevemente perché questa raccolta di Maria Cefalà è pregevole, originale, di ottima fattura. Innanzitutto perché si distingue nettamente dal minimalismo poetico ed esistenziale, secondo il grande critico Giorgio Linguaglossa “deriva delle poetiche epigoniche”, e dal postmoderno, nel peggior senso del termine, cioè inteso come disimpegno ludico, citazionismo a sproposito, relativismo nichilista, etc etc. Stilisticamente si caratterizza anche perché si pone al di fuori della poesia di ricerca e della poesia neolirica, pur essendo, a mio modesto avviso, autentica poesia. Da un punto di vista tematico presenta un argomento, quello dell’aborto volontario, che non era, per quanto ne so, stato trattato a dovere nella poesia italiana. [continua a leggere la recensione di Davide Morelli 👇👀]»
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Recensione [Libri] 29/06/2024 17:00:00