«Di questo libro non ci ho capito nulla! (Chiedo scusa per il punto esclamativo, serve solo per dare enfasi alla prima frase, all’incipit. Qui ci sarebbe stata bene una nota a piè di pagina, così per restare all’interno di questo romanzo, ma ho voluto evitare che già dalla prima riga voi doveste scorrere fino in basso e leggere. In realtà quella prima frase mi serve solo come esca, per pescare, magari, qualcuno di voi che aspetti chissà che cosa da queste mie riflessioni, parlando male o di confusione in questo libro. Nella serietà che adesso mi riprendo posso invece dire che il libro l’ho capito, anzi potrei dire che il libro si lascia capire, si lascia leggere con il suo ritmo lento e vigoroso, pieno nonostante sembri che non succeda niente di così eclatante; in realtà le cose succedono, solo che i movimenti che riguardano principalmente un personaggio, saranno indirizzati molto verso l’interno e poco verso il contrario. Lento non vuol dire privo di ritmo, è un romanzo che potremmo anche riassumere con degli ossimori: lento/veloce, caos/quiete, alto/basso, vita/morte, giovinezza/vecchiaia, e potrei continuare all’infinito. Cosa è la vita se non una lunga serie di opposti, di contraddizioni?). [continua a leggere la recensione di Gianfranco Cefalì 👇👀]»
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Notizie » Letto, riletto, recensito: Marcel ritrovato
Recensione [Libri] 03/12/2023 12:00:00